
"Esiste un fattore, anzi una costante, pronta a far naufragare anche i progetti migliori. Un inestirpabile cancro che con precisione chirurgica può traghettarvi, come moderno Caronte, dallo stato d’euforia tipico di chi ha partorito un’idea vincente alla profonda depressione di chi decide d’arraffare il compenso e fuggire. Preferendo non firmare la “propria” opera. Questa piaga della creatività ha un nome, e questo nome è: il cliente." (M.A. Fichera)