mercoledì 28 dicembre 2005

Movie Sharing: "Wikimentary"

"Siamo alla vigilia di una rivoluzione nel mondo della informazione", parola di Rory O’Connor, regista del documentario “Wikimentary”. Il film è stato girato a Francoforte nell’estate 2005, durante l’incontro mondiale degli wikipediani. Continua O’Connor: “Inizialmente pensavo solo di girare un documentario sul fenomeno wikipedia. Ma una volta sul posto ho pensato: Questo non è il mio film, questo è il nostro film, farò il primo wikimentary del mondo!”.
Et voilà! Tutto il materiale girato è distribuito con licenza Creative Commons su Internet Archive, in modo che chiunque possa riutilizzare le immagini, integrarle, rimontarle e creare così un nuovo film. Potenzialmente si possono montare infiniti film sul tema wikipedia, che possono variare per lunghezza, lingua, contributi sonori e visivi, un film infinito, un film condiviso. Non è il primo caso di esperimento di “movie sharing”, ma mi sembra comunque un passo importante verso l’affermazione di questa nuova “filosofia operativa”, particolarmente innovativa soprattutto in campo documentaristico, ma non solo.
Sono già disponibili un primo abstract del film, montato da Globalvision, e gli spezzoni di girato. Il problema al momento è nella risoluzione dei filmati messi a disposizione (160x120 in formato Quicktime): questo fa risparmiare tempo nel download, però la dimensione del video è troppo piccola.

mercoledì 14 dicembre 2005

Su più fronti

Ultimi giorni di postproduzione per "Mento, quindi esisto" di cui ho curato fotografia e montaggio. Il futuro prossimo si profila denso di attività: mentre Massimo Stella è a buon punto con la stesura della sceneggiatura del suo primo lungometraggio, Massimiliano Nardulli mi ha già preannunciato nuovi progetti a cui vorrebbe partecipassi.

Nel frattempo continuamo a documentarci riguardo all'evoluzione tecnologica che sta investendo il cinema. Segnalo in particolare il dibattito aperto da Shortvillage a proposito delle nuove possibilità di distribuzione dell'audiovisivo: Il domani nelle reti di vetro e di luce e Il futuro della comunicazione. Per chi è interessato al mondo HDV, sul forum di Cortoweb si sta sviluppando un interessante confronto sulla videocamera HD100 di JVC, ecco il link.
A presto!

venerdì 25 novembre 2005

Light digital - Low cost

"La tecnologia ormai è diventata velocissima nella sua evoluzione, ci ha impregnati di un'ansia di velocità che ci lascia in fondo ignoranti. Neverland vuol essere la possibilità di trovare il tempo per tornare a casa leggermente meno ignoranti", parola di Enzo Aronica, curatore di Neverland, una tre giorni romana di dibattiti, lezioni e proiezioni sul digitale. Si è partiti oggi pomeriggio con un incontro dal titolo "Light digital - Low cost": sul palco il prof. Zagarrio e i registi Federico Greco, Tino Franco e Lorenzo Bianchini; la sala è piena nonostante il diluvio e lo sciopero generale che hanno bloccato la capitale. Emerge il problema della distribuzione dei film : il cinema di genere a volte può essere un aiuto per trovare una distribuzione (Bianchini è al terzo film horror), ma il cammino è comunque denso di ostacoli. Il digitale conquista man mano terreno nelle produzioni, ma la pellicola resta favorita da una burocrazia che fatica ad adeguarsi ai tempi, per cui vidigrafare i film (con i costi aggiuntivi che comporta) sembra ancora la strada migliore per ottenere il giusto riconoscimento. Anche dare una nazionalità alla propria opera, requisito fondamentale perché possa andare nelle sale, può generare problemi di tipo sindacale se si è preferita una troupe "leggera" ad un cast tecnico composto in modo tradizionale.
Insomma: la strada è appena cominciata e c'è molto lavoro da fare, speriamo che iniziative come questa e l'intraprendenza dimostrata dai filmmakers contribuiscano a sbloccare la situazione.

mercoledì 23 novembre 2005

The Big Question

Domenica 27 Novembre , ore 21.30, presso la Casa del Cinema di Roma, verrà proiettato il documentario "The Big Question" di Francesco Cabras e Alberto Molinari. Io ho già avuto modo di vederlo in occasione del Torino Film Festival dello scorso anno e mi ha colpito molto, anche per l’approccio con cui è nato. Girato sul set di "The Passion" di Mel Gibson, dove Cabras interpretava il ladrone Gesmas, "il documentario si basa su un’idea molto semplice e nello stesso tempo abbastanza complessa: porre delle domande estremamente dirette a un campione numeroso di persone circa il proprio intimo rapporto con Dio, la spiritualità e la fede. Uno degli interrogativi è: “Chi è Dio per te”. Una domanda, banale e al contempo difficilissima, che supporrebbe forse non solo una risposta lunga ore ma probabilmente lunga una vita. L’idea e l’esperimento è quello di fotografare delle risposte immediate e più possibile prive di sovrastrutture. Utilizzare il limite apparente di un’intervista non annunciata per raggiungere brevi attimi di verità e onestà." Davanti alla telecamera della Ganga film passano veramente tutti, da Gibson alla Bellucci all’ultima comparsa; la “big question” posta spiazza alcuni, riceve risposte a volte precise a volte confuse, c’è anche chi ti commuove intonando un canto religioso-popolare. Sicuramente tocca tutti.

Cabras e Molinari a Neverland presentano The Big Question

E' la seconda volta che Cabras e Molinari, lasciandosi provocare dalle circostanze in cui vengono a trovarsi e dimostrando grande intraprendenza, realizzano un documentario sul set di un film. La prima occasione si presentò quando Cabras fu chiamato ad interpretare un soldato italiano ne “Il mandolino del capitano Corelli” (con Nicolas Cage, Penelope Cruz e John Hurt): “Una volta sul set non ci vuole molto per capire che stava avvenendo qualcosa di molto interessante: la flemma e l'establishment anglosassone stavano sottilmente cedendo sotto l'energia di tredici giovani attori tricolori, per lo più alle prime armi. (…) Se in prima istanza l'idea era stata quella di un documentario storico che esplorasse le testimonianze greche della strage di Cefalonia, insieme alla finzione contemporanea che ne rappresentava la tragedia, subito dopo la mia attenzione si era concentrata su ciò che stava accadendo davanti ai miei occhi” (F. Cabras). E ne nacque “Italian Soldiers”.

Entrambi i documentari sono stati girati in MiniDV. Non ho avuto modo di vedere “Italian Soldiers”, ma la fotografia di “The Big Question” mi ha entusiasmato, sicuramente un esempio molto positivo di utilizzo del DV e dei mezzi che la tecnologia ci mette oggi a disposizione.
Aspettiamo nuove produzioni!

domenica 20 novembre 2005

Filmmaking in Italia: gioie o dolori?

"Il cinema ha solo 100 anni di vita, le altre arti ne hanno anche 5000. Il cinema è nuovo, ha bisogno di vie nuove da inventare. Non invochiamo assistenzialismo, ma inventiamoci cosa dev'essere la bottega del cinema indipendente italiano". Con queste parole di Carla Tatò, attrice e video-performer, si è chiusa ieri la tavola rotonda dal titolo "Filmmaking in Italia: gioie o dolori?", all'interno della tappa romana del Resfest, festival itinerante di cinema digitale. Sotto la guida di Massimo Curatella di CGItalia si sono alternati sul palco esperti di cinema, registi affermati, giovani filmmakers e new media designer.

ResFest

Numerosi i punti toccati, ma quello che mi è risultato più interessante è stato l'invito del Prof. Marco Maria Gazzano a non fossilizzarsi solo sulle tipologie tradizionali di cinema (lungometraggio e cortometraggio), nel nome di una presunta "magia della proiezione in sala", ma ad approfondire lo studio dei nuovi canali di comunicazione quali internet, videofonini, installazioni video nelle metropolitane, ecc.
In chiusura, Carla Tatò ha ripreso questo invito, sollecitando i registi ad una maggiore libertà creativa: "Non fermatevi a pensare che ci deve essere il soggetto, che poi diventa la sceneggiatura ed infine il film. Ci vuole la capacità di un grande visionario, una capacità di fascino straordinaria. Il cinema indipendente non può essere solo un fatto produttivo! (...) Gli attori sono quelli che fanno esplodere la vostra opera, voi però dovete saperli conquistare!"

PS: su Shortvillage trovate ulteriori dettagli sulla prima parte dell'incontro, in particolare per quanto concerne gli interventi di Giuseppe Piccioni, del Prof. Gazzano e di alcuni giovani filmmakers che hanno preso parte al dibattito (Davide Marengo, Giorgio Croce Nanni, Daniele Lunghini e Alberto Gelpi).

giovedì 10 novembre 2005

L'immagine artistica

Andrej Tarkovskij

"L'immagine artistica è di per sé espressione
della speranza, grido della fede, e ciò è vero
indipendentemente da cosa essa esprima,
foss'anche la perdizione dell'uomo.
L'atto creativo è già di per sé una negazione
della morte. Ne consegue che esso
è intrinsecamente ottimista, anche se
in ultima analisi l'artista è una figura tragica.
Per questo non possono esserci artisti
ottimisti e artisti pessimisti.
Possono esserci solo il talento e la mediocrità"
(da: Andrej Tarkovskij, "Luce istantanea")

sabato 29 ottobre 2005

Ultimo ciak per "Mento, quindi esisto"

Sono terminate oggi le riprese di "Mento, quindi esisto", un cortometraggio di Massimiliano Nardulli e Iara Jiménez Tuzzi, a cui ho preso parte in qualità di direttore della fotografia insieme a Edoardo Emanuele. E' una storia di solitudini dalle atmosfere decisamente surreali, che strizza l'occhio da un lato alla cinematografia iberica e dall'altro a scrittori e filosofi "esistenzialisti" come Camus e Sartre. La location principale è stata il Geroa, pub basco dalla vocazione artistica, impreziosito per l'occasione da alcuni quadri di Chiara Basciano, che ha realizzato anche lo storyboard del corto.

Miento Luego Existo

In attesa che l'HDV raggiunga un livello di maturità e sicurezza maggiore, ci siamo "accontentati" di una Canon XL2, capace di acquisire immagini progressive in formato nativo 16:9 e dotata di una buona ottica. Ora si passa alla fase di post-produzione.

martedì 25 ottobre 2005

Ritorno al CMOS

I sensori CMOS (Complementary Metal-Oxide Semiconductor), impiegati generalmente in microcamere per scopi medicali o di videosorveglianza, rappresentano un elemento di sicuro interesse nello sviluppo tecnologico attuale in campo cinematografico. Quest'estate Sony ha lanciato due handycam basate su questa tecnologia, con il vantaggio, tra l'altro, di una riduzione dei consumi. Anche la storica Arri ha preferito il CMOS al CCD (Charge Coupled Device) per la sua cinepresa digitale Arriflex D-20, con un sensore da ben 6 Megapixels delle stesse dimensioni della pellicola 35mm. Sono due casi agli estremi opposti del mercato, che fanno pensare ad una possibile rapida diffusione di questa tecnologia.

CMOS

A differenza del CCD, il CMOS consente di indirizzare singolarmente ogni pixel e gode quindi di una maggiore flessibilità per quanto riguarda il frame rate ed il formato dell'immagine.

giovedì 13 ottobre 2005

All'opera!

Dopo qualche mese di relativa tranquillità, le prossime settimane si profilano particolarmente intense. Entro fine Ottobre girerò un videoclip per i Biancovento e curerò la fotografia di un cortometraggio di Massimiliano Nardulli, dai toni surreali.
Nel frattempo fervono i preparativi del primo lungometraggio di Massimo Stella: stiamo definendo quale sistema utilizzare per le riprese (scelta non facile, viste le continue evoluzioni del mercato HD) e di quali "accessori indispensabili" dotarci. In particolare stiamo approfondendo lo studio degli adattatori per l'utilizzo di ottiche 35mm sulle videocamere digitali, in modo da ottenere una messa a fuoco il più possibile espressiva.

martedì 20 settembre 2005

"Imprevisti" su Cortoweb.it

Da ieri Imprevisti fa parte del ricco archivio di cortometraggi visibili in streaming su Cortoweb. Questo è uno degli ultimi passi della fase di distribuzione di quest'opera, adesso è giunto il momento di dedicarsi pienamente ai nuovi progetti che si profilano all'orizzonte.

domenica 18 settembre 2005

HDV: profondità di campo

Tutti i camcorders HDV usciti sul mercato "prosumer" negli ultimi mesi utilizzano sensori CCD da 1/3 di pollice, con una densità particolarmente elevata adatta a garantire l'alta definizione delle immagini catturate. Le dimensioni ridotte dei CCD unite all'alta densità di pixels fanno sì che le immagini abbiano grande profondità di campo e questo può essere un problema. Non si tratta tanto di dover imitare a tutti i costi la pellicola, quanto di un problema espressivo di grande rilevanza: poter decidere cosa mettere a fuoco e cosa lasciare decisamente sfuocato aiuta il filmaker a guidare lo sguardo dello spettatore senza che questi sia distratto da elementi marginali dell'inquadratura. Vista la vocazione cinematografica delle videocamere in questione, come risolvere il problema? Il mercato propone diversi adattatori che consentono di montare ottiche fotografiche e cinematografiche sui camcorders digitali: il più noto è il Mini35.

Mini35 su JVC HD100

Il fatto interessante è che i filmakers indipendenti più agguerriti, difronte ai prezzi non proprio economici dei suddetti adattatori, non si sono arresi, ma si sono dati da fare per studiare soluzioni low budget alternative. Su web si trovano diverse immagini di Mini35 fatti in casa, ma in particolare mi ha incuriosito il progetto nato poche settimane fa' sul forum di Videomakers.net: intorno all'idea e alla ingegnosità di un videomaker, altri utenti del forum si sono messi di impegno per perfezionare il progetto comune di un adattatore per ottiche 35mm. E' un caso positivo (e non scontato) di utilizzo della Rete per condividere conoscenze e mezzi ed è molto interessante per capire il funzionamento e le problematiche di questi apparecchi. Il link diretto alla discussione è questo. Altri esperimenti intriganti sono quelli di Eidomedia.Buona lettura!

HolyZoo35 adapter

sabato 17 settembre 2005

Canon HDV: ecco il nome

La nuova videocamera Canon si chiamerà XL H1. Su DVinfo il prezzo previsto è leggermente inferiore a quello annunciato nei giorni scorsi, 9000 $. Ribadita la scelta della scansione a 1080i. Su web stanno circolando diverse notizie, non sempre corrette: consiglio di far riferimento direttamente al sito Canon USA, dove vengono elencate le caratteristiche del nuovo modello (in pieno stile americano, non manca ovviamente una colonna sonora da colossal di fantascienza che accompagna la nostra visita al sito). La data di uscita confermata è Dicembre 2005.

La Canon XL H1 presentata al Resfest di Roma

giovedì 15 settembre 2005

HDV: la prima volta di Canon

Nello stesso mese in cui i videomakers attendono l'uscita dell'ultimo gioiello tecnologico di Panasonic (AG-HVX200), Canon annuncia l'uscita del suo primo camcorder HDV. L'evento era atteso da tempo, dato che l'ultima videocamera Canon di fascia prosumer, la XL2, aveva come target proprio quella categoria di applicazioni a cui si rivolge il formato HDV: documentari, cortometraggi, videoclip, lungometraggi low budget... tutto quello che, insomma, è stato fin qui il regno della pellicola 16mm.

Canon HDV

Dalle prime foto pubblicate del prototipo, la parentela con la XL2 e con la precedente e gloriosa XL1 è evidente. Due sono gli elementi che fanno e faranno discutere sui forum: il prezzo innanzitutto, decisamente elevato (si parla di 10.000-12.000 $), e la preferenza accordata alla scansione interlacciata (1080i) a discapito del progressivo atteso dai filmakers.

Partiamo dal prezzo: le dirette concorrenti marcate Sony e JVC si aggirano sui 5000-6000 euro, mentre la Panasonic AG-HVX200 dovrebbe costare sui 12.000 euro (fonte: Tuttodigitale di Ottobre); il prezzo elevato di quest'ultima, però, è parzialmente giustificato dall'utilizzo delle schede di memoria P2 (e del formato DVCPRO HD, molto meno compresso dell'HDV), al momento molto costose, ma destinate a calare rapidamente di prezzo. Attendiamo di conoscere le features del nuovo camcorder, visto che il solo utilizzo di ottiche intercambiabili (caratteristica offerta anche dalla GY-HD100 di JVC) non sembra sufficiente a giustificare le cifre che abbiamo trovato sul web.

Il tipo di scansione, infine: è lotta aperta tra sostenitori dell'interlacciato (Canon e Sony) e difensori del progressivo (JVC e Panasonic). Non si tratta tanto di stabilire quale sia il formato migliore in assoluto, quanto quello più adatto alle diverse applicazioni: il 1080i è sicuramente preferibile per riprese televisive di eventi sportivi, laddove una scansione progressiva dell'immagine darebbe un effetto stroboscopico nel caso di movimenti troppo rapidi; il 720p (o, meglio ancora, il 1080p, finora presente solo sui modelli destinati al mercato USA) è invece il prediletto dagli autori di corti e videoclip, in quanto offre risultati più simili alla pellicola (e risolve molti problemi di zigzag sulle linee rette oblique).
Naturalmente è possibile interpolare le immagini e passare da un video interlacciato ad uno progressivo e viceversa, ma si tratta comunque di un'elaborazione dai risultati non sempre ottimali, a seconda dei processi utilizzati.

martedì 30 agosto 2005

Zanussi e Kilar: una "monogamia unilaterale"

"Un regista deve scegliere se val la pena cambiare collaboratori ad ogni film ed arricchirsi con nuovi incontri o se piuttosto conviene approfondire i rapporti e crescere insieme". Krzysztof Zanussi inizia così il racconto della sua amicizia musicale con il compositore Wojcieck Kilar. L'occasione è il Festival delle Nazioni di Città di Castello, che quest'anno dedica parte del suo ricco programma di eventi alla Polonia.
Zanussi è cordiale, racconta con semplicità, passione ed ironia della sua "monogamia unilaterale" con l'amico musicista: "Tutta la mia filmografia racconta di questa monogamia artistica ; è unilaterale perché lui ogni tanto mi "tradisce" con altri registi, come Coppola o Wajda..."

"Da giovane volevo fare la rivoluzione, cambiare tutto, volevo avere prima le musiche e girare il film in un secondo momento, lasciandomi guidare dalla colonna sonora. Kilar non era d'accordo, me lo disse, ma difronte alla mia insistenza mi assecondò... fu così che, una volta girato il film, dovemmo rifare le musiche di Struttura di cristallo, dato che la mia idea non funzionava".
"La musica in un film non può essere innovativa, perché non può avere tutta l'attenzione per sé; deve far riferimento a qualcosa che lo spettatore già conosce".
Grazie Krzysztof!

PS: da domani Zanussi sarà al Festival del Cinema di Venezia per presentare Persona non grata, il suo ultimo film in concorso al Festival; Zanussi vinse il Leone d'Oro nel 1984 con L'anno del sole

lunedì 22 agosto 2005

Arte e Mistero

Un amico scienziato durante una chiacchierata mi ha riportato questo pensiero di Albert Einstein: "La cosa più bella che possiamo sperimentare è il mistero; è la fonte di ogni vera arte e di ogni vera scienza"
Ricordiamocelo!

Harper - Friedrich

mercoledì 3 agosto 2005

Movie sharing

Fino ad oggi abbiamo visto come il web stia diventando un'ottima vetrina per i filmakers, che possono raggiungere un ampio pubblico rendendo visibili in streaming le proprie opere. In realtà internet può essere uno strumento utilissimo non solo per la distribuzione, ma anche per la produzione stessa dei film. Avete presente che cos'è il software open source? E' quel software di cui è stato reso pubblico il codice sorgente, per cui chiunque abbia conoscenze di programmazione può modificare il software stesso ed eventualmente migliorarlo. Un sistema operativo come Linux è stato creato in questo modo. Ebbene, il concetto di open source può essere applicato anche alla produzione di filmati: condividendo sotto licenze di tipo Creative Commons le proprie opere, si consente agli altri utenti della rete di utilizzarle per originare nuove creazioni artistiche. Se da un lato questo approccio può dar luogo a molti timori da parte degli autori e facilitare la proliferazione incontrollata di “mostri”, dall'altro rappresenta sicuramente un'opportunità da studiare a fondo. Proprio dal mondo dei blogs è partita da qualche mese un'operazione del genere, denominata The Weblog Project, che si prefigge la produzione di un lungometraggio realizzato dai bloggers sui bloggers: ognuno di essi, in qualsiasi parte del mondo si trovi, può mettere a disposizione degli altri materiale video (interviste, ecc...) che potrà essere utilizzato per la produzione del lungometraggio finale (ri-editabile in infinite versioni differenti dai bloggers). Staremo a vedere quali saranno i risultati ottenuti.

Hydra

L'idea di distribuire la propria opera filmica in modalità open source è stata adottata anche dai ragazzi dell'associazione culturale Kentu, che nel 2000 con vero spirito da pionieri hanno realizzato il cortometraggio Hydra, rendendendolo poi disponibile su web in modalità P2P (peer to peer). Grazie ad eMule è possibile scaricare il filmato in una versione di qualità sufficiente (410 MB per 22 minuti) per poter eventualmente riutilizzare lo stesso per la creazione di nuove opere. Kentu mette a disposizione sul proprio sito diverso materiale a corredo, come immagini del backstage, sceneggiatura ed istruzioni per la realizzazione artigianale di un carrello cinematografico. Sicuramente l'idea è innovativa e simpatica, ed il corto realizzato è suggestivo e di buona fattura (tenendo conto dei mezzi tecnici utilizzati: telecamera Hi-8 ed un Pentium II per gli effetti speciali). Uno dei vantaggi del tipo di diffusione adottato (P2P) è che diversi utenti del web hanno a loro volta messo a disposizione Hydra sui propri siti, magari comprimendolo in modi differenti, e creando così una vera rete di distribuzione.
Il blog Extreme Short Movies, ad esempio, funziona come una sorta di "ripetitore" che offre visibilità ai cortometraggi tramite condivisione P2P su eMule.

domenica 24 luglio 2005

L'HDV visto dal web

Ho fatto un giro per vari forum (vedi ad esempio su Cortoweb e ADV) alla ricerca di nuove informazioni sull'HDV: le aspettative dei videomakers sono tante (e giustificate), ma domina la paura nei confronti di un mercato in continua evoluzione. Chi da poco aveva investito nell'acquisto di una videocamera Mini-Dv di fascia alta vede ora abbassarsi i prezzi per l'arrivo del nuovo sistema, chi ancora deve comprare rimanda all'infinito la scelta temendo il "bidone". Siamo difronte alla classica fase di aggiornamento tecnologico, solo parzialmente addolcita dal fatto che le nuove HDV consentono comunque di leggere e registrare nel "vecchio" DV.
Nel frattempo aumentano sempre di più i sistemi di editing che supportano il nuovo codec, anche se, tra gli utenti, rimangono forti dubbi su quali siano i requisiti minimi di un computer che sia in grado di sfruttare l'HDV senza eccessivi patemi.
Intanto Ianiro ha già lanciato un illuminatore eng apposito per le nuove videocamere.

Suscita grande attesa l'annunciata AG-HVX200 della Panasonic, soprattutto grazie al fatto che il precedente modello DV AG-DVX100 ha riscosso grande successo.

AG-HVX200

Sul sito della Panasonic ho letto che supporterà il frame rate variabile e questo alimenta la speranza di una resa veramente "cinematografica" delle immagini. Qualche dubbio, più economico che tecnologico, suscita l'utilizzo delle schede di memoria P2: si rischia di spendere più per i supporti che per la videocamera, ma sicuramente dovrà cambiare qualcosa da questo punto di vista. Staremo a vedere!

sabato 23 luglio 2005

Movie Theatre

Sempre a proposito di "sale di proiezione sul web", sono tornato al "Movie Theatre" di Massimo Stella ed ho trovato una versione aggiornata del sito, con una veste grafica accattivante ed una buona navigabilità. L'idea di fondo del "Movie Theatre" è che ormai, grazie alla disponibilità di connessioni internet veloci, ogni filmaker può diventare distributore delle proprie opere, che sul web possono ottenere una visibilità potenzialmente planetaria. Una volta che si è riusciti a realizzare un buon prodotto audiovisivo diventa importante un'ottima conoscenza del web (blogs, forum, motori di ricerca...) per richiamare su di esso l'attenzione della rete e affollare la propria "sala di proiezione" virtuale.
Tra i filmati al momento disponibili al "Movie Theatre" segnalo in particolare "Vortice", un corto che nel 2004 ha riscosso un buon successo in diversi concorsi nazionali ed internazionali.

Vortice

"Vortice" è stata la prima di una serie di collaborazioni che ha portato alla nascita del consorzio Pesto connection. Buona visione!

venerdì 8 luglio 2005

La sala di proiezione si sposta sul web

La rivoluzione digitale continua. Finora era stata soprattutto la pirateria a sfruttare il web per diffondere illegalmente film, creando non pochi problemi alle case di distribuzione cinematografica. Adesso l'ex "nemico" internet diventa invece una buona opportunità per distribuire quei film che hanno faticato a uscire nelle sale: è nato infatti Neche.it, "il portale del cinema indipendente dedicato alla distribuzione tramite Web di opere cinematografiche e multimediali. Neche.it rappresenta la nascita di un nuovo modo “democratico” di intendere la distribuzione degli audiovisivi. E’ dedicato a tutti gli amanti del cinema, sia in veste di autori che di spettatori e intende diventare un importante punto d’incontro nel Web creando inoltre un archivio storico del cinema indipendente".

Siamo abituati ormai a vedere cortometraggi in streaming su web, ma per quel che riguarda i lungometraggi Neche.it rappresenta una gradita novità. Per ora infatti la visione di film su web era generalmente ristretta agli abbonati dei singoli providers, mentre il nuovo portale è accessibile da tutti gli utenti del web (con visibilità planetaria, quindi), che devono pagare solo il film di interesse, tutto sommato a prezzi contenuti (la visione dei cortometraggi è invece gratuita). Restano da verificare la qualità dello streaming e l'affidabilità del servizio, ma la cosa che è più importante è la strada che si è intrapresa: ci sarà finalmente la possibilità di riuscire a vedere quei film indipendenti, per ora penalizzati dalla distribuzione nelle sale. Vista l'attuale situazione economica del cinema italiano, c'è da sperare che la nascita di canali distributivi alternativi dia nuova linfa vitale alle produzioni.
Attendiamo con trepidazione i prossimi passi.

mercoledì 6 luglio 2005

Alta definizione low cost

Il mondo HDV è in continua evoluzione: il mese successivo all'uscita sul mercato italiano dell'ultima proposta JVC, ecco una nuova soluzione Sony, la HDR-HC1.

Sony HDR-HC1

Il prezzo dovrebbe essere di poco inferiore ai 2000 euro, siamo quindi in piena fascia consumer. La grande novità di questa camera è il sensore utilizzato: Sony abbandona il CCD a favore del CMOS, con notevoli vantaggi per quanto riguarda i consumi. In attesa di poterla provare di persona, ecco in sintesi le caratteristiche annunciate dalla casa giapponese: sensore CMOS da 2,97 megapixel, formato di registrazione HDV 1080i (senza possibilità di scansione in progressivo), fino a cinque ore di autonomia, lenti Zeiss.

I modelli professionali usciti finora restano senza dubbio un gradino sopra, ma per chi non può spendere molto un'alta definizione a questi prezzi è una bella chance. Credo che questo contribuirà in modo determinante ad affermare il formato HDV. Sempre Sony ha annunciato l'uscita per il prossimo autunno di un secondo camcorder alta definizione con sensore CMOS, HVR-A1E, simile all'HDR-HC1 ma dotato di maggiori funzioni professionali, tra cui gli ingressi audio XLR.

Sony HVR-A1E

domenica 3 luglio 2005

GFF: corti e registi

Come promesso, ieri ho fatto un salto al cinema America di Genova per respirare un po' di aria di festival. Il tempo che avevo a disposizione era poco, quindi sono riuscito a vedere solo tre cortometraggi, tutti e tre girati in pellicola: "Chora" (poetico), "Mio fratello Yang" (interessante il tema, ma mi ha dato un po' la sensazione di incompiutezza) e "Naufraghi" (divertente).
Dopo i corti sono andato a Palazzo Doria-Spinola per un incontro con il regista Pasquale Pozzessere e gli attori protagonisti del suo ultimo film ("La porta delle 7 stelle") Stefano Dionisi e Sabrina Colle. Quest'ultima mi ha colpito particolarmente per il realismo della sua posizione nei confronti della situazione attuale del cinema italiano: non si può pensarla sempre in chiave politica, se ci sono pochi soldi vuol dire che dobbiamo impegnarci a lavorare meglio ed essere più professionali, perché c'è una maggiore selezione. E di serietà hanno dato prova Pozzessere e Dionisi, raccontando tutto il lavoro di preparazione che sta dietro un film.

Sabrina Colle e Stefano Dionisi

Per quel che riguarda l'uso del digitale nel cinema, Pozzerese si è rivelato un po' "freddino", anche se ha detto di aver visto grandi progressi negli ultimi anni per quel che riguarda la resa delle immagini digitali.

giovedì 30 giugno 2005

Notizie e consigli per la vita nella Rete

Il multimedia è diventato ormai elemento fondamentale della comunicazione e della formazione, grazie anche al rapido progresso fatto dal web in termini di banda e di efficienza dei codec di compressione video.
Girando per i corridoi di Sky ho incontrato oggi Marco Montemagno, superesperto di web e blog, che mi ha segnalato la nascita di TgBlog, online da qualche giorno:
"Un video al giorno di 30 secondi per usare Internet nella vita di tutti i giorni"

TgBlog

GFF, serate conclusive

L'ottava edizione del Genova film festival volge alle serate conclusive: sabato 2 luglio alle 21 ci sarà la serata di premiazione, a cui spero di poter partecipare. Chissà se tra i premiati ci saranno volti nuovi e promettenti, o se ci sarà la riconferma di artisti già "incoronati" in passato. Sicuramente per me sarà l'occasione per rivedere i vecchi amici e aggiornarmi sui nuovi progetti cinematografici in cantiere in Liguria.

lunedì 27 giugno 2005

Web Tv on demand by ShowCasting

Ho appreso la notizia, tramite la newsletter di Show Casting, della creazione di una web tv on demand ed ho subito fatto un salto sul sito per dare un'occhiata di persona. Premesso che siamo ancora in una fase di allestimento e che, di conseguenza, la veste grafica lascia ancora a desiderare, le prospettive sono buone. Lo "Show casting channel" si propone come punto di partenza privilegiato "per la promozione della tua immagine e dei tuoi video", rendendo visibili in streaming videobooks, show reels, cortometraggi, minidocumentari e video interviste. L'idea è quella di consentire ad attori, attrici e modelle di utilizzare il sito come vetrina per poter mettere in mostra il proprio talento. Il canale diventa così uno strumento prezioso per affiancare il ruolo, già svolto da Show Casting, di trait d'union tra le case di produzione e gli artisti.
Dal punto di vista tecnico forse si potrebbe migliorare la qualità dl servizio consentendo la visione dei filmati in dimensioni personalizzabili: la finestra Windows Media imposta dal canale risulta infatti troppo piccola, sì da rendere illeggibili, ad esempio, i sottotitoli presenti in alcuni cortometraggi pubblicati. Forse sarebbe opportuno ricorrere ad una codifica multistreaming dei video, in modo da permetterne una visione adeguata alle moderne connessioni a banda larga.

Per restare in tema di contenuti video presenti su web, segnalo il bel "Massimo Stella's Movies Theatre", dove potete vedere corti e videoclip realizzati dall'istrionico Massimo.
Buona visione!

sabato 25 giugno 2005

Genova Film Festival

Lunedì 27 giugno inizia l'ottava edizione del Genova Film Festival, che negli ultimi anni è riuscito a ritagliarsi uno spazio importante nel panorama dei festival italiani. L'anno scorso ho partecipato con il mio cortometraggio "Imprevisti" e con una improvvisazione cinematografica insieme agli amici di "Pesto connection". Quest'anno non avrò un ruolo attivo, ma spero di poter comunque fare un salto a Genova per assistere alle proiezioni. L'ottava edizione ospiterà, tra l'altro, l'iniziativa “Stop by. Shoot film” in collaborazione con Kodak. Buona fortuna a Cristiano e Antonella, creatori del festival!

giovedì 23 giugno 2005

HDV

Grande interesse per il mondo del cinema indipendente suscita da un anno a questa parte il nuovo formato HDV, che sfrutta la compressione MPEG2 per registrare filmati HD su nastri DV. Dopo un pionieristico modello della JVC e due handicam Sony, è di nuovo JVC a lanciare sul mercato la GY-HD100, un interessante ibrido tra videocamera palmare e camcorder spallare.

GY-HD100


Ho avuto occasione di provarne una la settimana scorsa, con risultati soddisfacenti. Ho trovato molto allettante l'uso di ottiche Fujinon da 1/3 di pollice, con la possibilità di montare anche ottiche professionali da 1/2" grazie ad un adattatore. Meno gradito, nonostante la funzione "focus assist", il viewfinder LCD, che penalizza un po' la messa a fuoco rispetto ai classici viewfinder montati sui camcorder professionali.
Purtroppo non ho avuto modo di verificare la bontà dell'encoder MPEG2 utilizzato, che in modelli HDV precedenti lasciava un po' a desiderare dando luogo a problematici artefatti.
Resto in attesa di ulteriori prove, nonché dell'uscita del modello annunciato da Panasonic (AG-HVX200) su memorie a stato solido P2.

giovedì 16 giugno 2005

"Imprevisti" online

Da pochi giorni il mio ultimo cortometraggio "Imprevisti" è visibile online alla sezione "filmati" del sito di Pesto connection . Buona visione!

Imprevisti

PS: "Pesto connection" è un consorzio creato con alcuni amici liguri al fine di dar vita a progetti comuni nel campo della cinematografia digitale. Nato nel Giugno 2004 e presentato alla settima edizione del Genova Film Festival, "Pesto connection" sta sviluppando nuovi progetti ed è disponibile a collaborazioni nazionali ed internazionali.