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domenica 28 giugno 2009

Nastro e scheda: convivenza difficile?

In riferimento a quanto scritto nel post Prove sul campo: HVR-Z7, credo di aver capito il problema avuto con la clip lunga che Final Cut non riusciva ad importare. Quando la registrazione su nastro si interrompe a causa della fine del nastro stesso, la scheda Compact Flash continua a registrare. Quando si inserisce un nuovo nastro e si schiaccia nuovamente "rec", questo impulso viene trasferito anche al modulo HVR-MC1K, che però a differenza del nastro non si è interrotto; in apparenza tutto funziona correttamente, ma di fatto il nuovo comando "rec" disturba la registrazione su scheda CF (forse con una discontinuità sul timecode, ma è solo un'ipotesi) e la clip non viene importata da Final Cut. Dato che le clip lunghe vengono suddivise in più files dal registratore HVR-MC1K, è possibile cancellare dal Finder l'ultimo dei files associati ad una stessa clip e riprovare a fare l'importazione su FC, che questa volta dovrebbe riuscire a completare l'operazione. Infine bisogna acquisire da nastro la parte restante della clip corrispondente al file cancellato (che a questo punto dovrebbe essere abbastanza breve). Non è ancora la soluzione ottimale, ma almeno è un passo avanti per non dover riacquisire tutta la clip.
Il problema si è verificato utilizzando il registratore HVR-MC1K in abbinamento alla Sony HVR-Z1 collegata via firewire, non ho avuto ancora la possibilità di controllare se lo stesso accade anche con la HVR-Z7, progettata proprio per lavorare in simultanea con scheda CF e nastro.


Dopo 3 mesi di utilizzo intensivo della registrazione HDV su scheda Compact Flash ho sempre più l'impressione che il desiderio di poter contare sul backup su nastro sia legato più ad un bisogno psicologico che reale, e che questo porti più complicazioni che vantaggi. Una scheda CF da 32Gb può contenere fino a due ore e mezza di girato HDV, contro i 60 minuti della cassetta, questo implica che non c'è una corrispondenza 1:1 tra schede e nastri, il che rende piuttosto scomodo risalire ai nastri da impiegare, per esempio, in una batch capture, soprattutto su progetti con svariate ore di girato. Utilizzare un secondo hard disk sia per il backup sia per l'archiviazione del girato mi sembra la soluzione più efficace, basta un po' di attenzione. O mi sbaglio?

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lunedì 20 aprile 2009

Contorni indesiderati

Come ho scritto nel post precedente a proposito dei misteriosi aloni generati dalla Sony HVR-Z7 in condizioni di forti differenze di luce, anche la "sorella maggiore" PMW-EX1 non è esente da questo difetto. In realtà però nel caso di quest'ultima non si tratta di un alone, ma di una netta riga viola che compare sui contorni di oggetti su sfondo decisamente sovraesposto. Massimo Stella mi ha permesso di pubblicare questo still frame, tratto da una ripresa da lui realizzata con la PMW-EX1. Qui sotto vedete un dettaglio, se cliccate sopra potete vedere l'immagine intera. Guardate i bordi dei fili elettrici e della telecamera.

immagine realizzata con Sony PMW-Ex1 da Massimo Stella

Difetto di compressione, problema legato al sensore Cmos o che altro?

mercoledì 15 aprile 2009

Prove sul campo: Sony HVR-Z7

Ho avuto modo nelle ultime settimane di provare sul campo la Sony HVR-Z7 e di confrontarla con la mia vecchia Z1. Dal punto di vista operativo il modello più recente presenta sicuramente dei passi avanti, a partire dalla ghiera del diaframma posta finalmente dove dev'essere, direttamente sull'obiettivo, e non ridotta a minuscola rotellina; anche messa a fuoco e zoom consentono di operare in modalità realmente manuale, anche se forse la ghiera del fuoco è un po' dura, per cui si rischia sempre di trasferire un po' di vibrazioni alla camera. Purtroppo non ho avuto a disposizione obiettivi diversi da quello standard, ma il fatto di poter cambiare l'ottica è sicuramente interessante. La pasta delle immagini mi è piaciuta: i sensori CMOS restituiscono immagini più morbide e meno fredde rispetto ai CCD della Z1, con una latitudine di posa maggiore. Nelle riprese in interni con poca luce entrambe le videocamere introducono un po' di rumore video, decisamente maggiore nelle immagini catturate dalla Z1 (la Z7 di fatto è un po' più sensibile alla luce).

Il difetto principale della nuova Sony si svela nei controluce e nei contrasti molto netti: compare di colpo una specie di alone, quasi come se si fosse attivato un effetto di solarizzazione; guardate le "pennellate" azzurre generate dalla Z7 sui contorni nell'immagine sottostante. Un difetto analogo lo presenta anche la PMW-EX1, quindi credo che sia in generale un problema dei sensori CMOS impiegati.

aloni generati da Sony HVR-Z7


In presenza di luci al neon inoltre, con l'otturatore in modalità automatica, è comparsa una banda gialla al centro dell'immagine, ma è stato sufficiente settare lo shutter in manuale a 50 per risolvere il problema.

Siamo rimasti molto soddisfatti invece dell'utilizzo delle schede compact flash: poter iniziare a montare fin dal giorno successivo alla fine delle riprese, avendo subito a disposizione tutte le quasi 5o ore di girato è un risultato importante. Il tempo per importare le clip su Final Cut Pro è circa un quarto del tempo che ci vorrebbe per l'acquisizione classica. Abbiamo utilizzato sia schede SanDisk Extreme III sia schede Transcend 133x, entrambe da 32GB, ed hanno fatto il loro dovere. L'unico problema l'ho riscontrato nel caso di una clip molto lunga (1h 50min) per cui a un certo punto l'importazione si blocca; purtroppo sui forum non ho trovato ancora la soluzione, qualcuno ha avuto problemi analoghi utilizzando il modulo Sony HVR-MC1K?

sabato 28 febbraio 2009

Stato solido


Ho da poco a disposizione il Compact Flash recorder HVR-MRC1K di Sony che, dopo essere stato lanciato in abbinamento alla videocamera HVR-Z7, da pochi mesi è acquistabile anche separatamente. In attesa di poterlo mettere alla prova con test più lunghi ed impegnativi, ho iniziato a studiarlo e a provarlo in abbinamento alla mia "vecchia" HVR-Z1 ed ho potuto così fugare alcuni dubbi che erano sorti parlandone con alcuni venditori Sony. Il CF recorder, compagno ideale dei nuovi modelli HDV della casa giapponese (HVR-Z7 e HVR-Z5), può anche essere utilizzato con i precedenti HVR-FX1 e HVR-Z1, collegandolo ad essi tramite cavetto firewire 4pin-6pin. I comandi di rec/stop vengono passati tramite firewire, per cui su scheda compact flash si ha la copia esatta di quello che si ha sul nastro. Diversamente da quanto mi era stato detto, mettendo la videocamera in modalità VCR è possibile rivedere sul viewfinder quanto è stato registrato sulla scheda, grazie all'ingresso DV-in abilitato. Come scheda non ho utilizzato quelle proprietarie Sony, ma ho "rischiato" una comune SanDisk Extreme III da 32 GB, capace di contenere fino a 2 ore e mezza di girato in HDV o in DV: dai primi test sembra tutto ok, la scheda è sufficientemente veloce. Per importare il materiale ho dovuto installare il plugin in dotazione, dopodiché basta attaccare via USB il modulo HVR-MRC1K al computer e tutto viene gestito all'interno di Final Cut, in maniera semplice e veloce. Dal punto di vista ergonomico, il CF recorder viene montato sulla slitta porta accessori della Z1: sicuramente non è il massimo per quanto riguarda l'ingombro (occorre fare attenzione a non sganciare accidentalmente il cavo firewire), ma dal punto di vista del bilanciamento pensavo peggio, soprattutto se si alimenta il HVR-MRC1K con batterie piccole e leggere come la NP-F570 (il recorder utilizza lo stesso tipo di batterie della Z1). Ora non resta che vederlo sul campo!

venerdì 18 aprile 2008

La sconfitta dell'AIDS

Il documentario GREATER – DEFEATING AIDS (prodotto e diretto da Emmanuel Exitu) a cui ho lavorato come cameraman e montatore, dopo aver vinto l’Audience Award al New York Aids Film Festival, è stato accettato anche al Babelgum Online Film Festival, un importante progetto internazionale di web-tv di cui ho già scritto nei mesi scorsi.
Girato con due videocamere HDV Sony HVR-Z1, racconta con uno stile innovativo, fluido e dinamico la vita e la gente del Meeting Point International nelle baraccopoli di Kampala (Uganda) attraverso le storie di Rose, Vicky, Veneranda, Josephine e le altre donne dello slum. Storie di come è possibile schiacciare l’Aids.

Il vincitore sarà stabilito da Spike Lee tra i primi 3 documentari più votati dagli utenti, quindi c’è la possibilità di far vedere quell’immenso miracolo di gioia, coscienza del proprio infinito valore e dignità a un grande artista come Spike Lee.

Greater - defeating AIDS

Per vedere e votare il documentario (c'è tempo fino al 7 Maggio) occorre installare il software Babelgum Client (disponibile anche per Mac Intel), ecco le istruzioni per Windows (ma è davvero più facile a farsi che a scriversi!):

1) download del player: vai alla pagina di "Greater - defeating AIDS", click su “Download Babelgum free now”. Se si ha la barra di Google installata, è possibile che essa impedisca al download di partire: in questo caso cliccare sulla barra “Per facilitare la protezione è stato bloccato il download di file dal sito”, compare una finestrella, click su “scarica file...”. Compare la finestra di download, cllick su “salva” e salvare il file “babelgum-client.exe” sul Desktop. Attendere il completamento del download. Chiudere la finestra di Internet Explorer.
2) installazione: doppio click sul desktop sull'icona babelgum-client.exe (l'icona raffigura una palla verde che fa capolino da una scatola). Parte il programma di installazione: nell'ordine click su “Next”, “I agree”, “Install”,”next”. Quando compare la finestra “Completing the Babelgum Setup Wizard”, verificare che la casella “Run babelgum” sia selezionata, quindi click su “Finish”
3) registrazione: parte il programma Babelgum a pieno schermo, attendere la fase di Inizializing (se dopo un minuto continua la fase di Inizializing, premere “exit” e riavviare Windows. Al riavvio, doppio click sull'icona Babelgum (una sfera verde), attendere il completamento della fase di Inizializing). Si apre la schermata di registrazione su Babelgum: click in basso a destra su “Sign up for Babelgum”. Inserire i propri dati (e-mail, data di nascita,...) e scegliere username e password da utilizzare su Babelgum. Selezionare la casella “I have read....”, poi cliccare su “Sign up”.
4) visione del film: si accede al menù principale di Babelgum. Nello spazio al centro “search clips” scrivere “greater defeating aids”, poi click su “enter”. Selezionare l'icona di “GREATER-DEFEATING AIDS”, click, compare un menù a tendina, scegliere “play”. Parte la visione del documentario a schermo intero.
5) voto: durante la visione del film spostare il mouse nella parte destra dello schermo, compaiono una serie di icone, click sulla stelletta in alto con la scritta “rate”, compare un menù con 5 stellette. Per dare il massimo dei voti cliccare sulla stelletta più a destra: tutte e 5 le stelle si colorano di verde.

Buona visione!


Rispetto alla visione di filmati in streaming a cui ci ha abituati, su tutti, Youtube, il tempo perso per l'installazione del client di Babelgum è ripagato da una superiore definizione nella visione a schermo pieno e dall'accesso ad un mondo di contenuti di qualità: i filmati disponibili su Babelgum, infatti, sono preselezionati secondo criteri di professionalità. Probabilmente ci sono ancora molti aspetti da migliorare, ma è interessante intanto iniziare a sperimentare le opportunità di convergenza tv-internet. Attendo i vostri commenti, buona visione!

Ps su Babelgum il documentario è nella sua versione internazionale in inglese. La versione in italiano sarà disponibile da Agosto 2008. Maggiori informazioni sul progetto le trovate su ventoproject.com.

NAB2008: sfilano le novità

Il NAB di Las Vegas è stato come d'abitudine la passerella privilegiata per scoprire i prodotti che accenderanno il mercato HD nei prossimi mesi.
Come negli ultimi tempi, mi sembra che Sony abbia consolidato la propria posizione di leader, ma non sono mancate le novità da parte di Panasonic e Canon. Proprio qui però si evidenzia il divario: mentre Sony si lancia sempre più sull'innovazione, sulla registrazione su memorie a stato solido, ampliando la gamma XDCam EX con il nuovo modello PMW-EX3, Canon continua a proporre videocamere belle quanto si vuole, ma totalmente ancorate alla tecnologia HDV e al caro vecchio nastro: la XL H1S e la XL H1A, evoluzioni della XL H1, già presente sul mercato da qualche anno. Sicuri che non si potesse osare di più? Un tempo proprio Canon fu capace di introdurre modelli "di rottura", che segnarono l'inizio dell'avvicinamento del mondo professionale a quello consumer.

Panasonic ha finalmente mostrato la AG-HPX170, che va ad affiancarsi alla AG-HVX200 tra i camcorder prosumer che utilizzano le memorie P2: 3 sensori CCD da 1/3", elaborazione del segnale a 19 bit, codifica DVCPRO HD (e quindi di tipo intraframe), ottica Leica 13x grandangolare, supporto del 1080p, frame rate variabile da 12 a 60 fps (in modalità 720p), uscite HD-SDI, firewire e component. Sarà disponibile nell'autunno 2008.

da sinistra: Panasonic AG-HPX170, Sony PMW-EX3, Canon XL H1S
Torniamo a Sony. La PMW-EX3 si differenzia dalla PMW-EX1 su quattro punti fondamentali: 1) ottica intercambiabile (ma con attacco diverso da quello utilizzato in genere sui camcorder Sony con sensori da 1/2"); 2) presenza di un appoggio a spalla simile a quello delle Canon serie XL; 3) un ampio viewfinder (è di fatto il monitor LCD della PMW-EX1 con davanti una lente d'ingrandimento e opportuna protezione dalla luce); 4) connettori professionali di tipo BNC, uscita HD-SDI. Per sapere tutte le caratteristiche vi consiglio si andare direttamente alla fonte, sul sito Sony. Dovrebbe uscire sul mercato ad un prezzo intorno ai 7500 euro.
La casa giapponese ha presentato inoltre un letttore da banco per schede SxS, il PMW-EX30, e un hard disk portatile (PHU-60K) con lettore SxS incorporato per scaricare le card sul campo senza bisogno di ricorrere ad un computer portatile. Da Settembre 2008, infine, dovrebbero essere disponibili le schede SxS da 32 GB.

Caso a parte quello della Red: dopo l'ammirazione suscitata nelle edizioni precedenti dalla Red One, sono stati annunciati il modello di punta (Red Epic) ed una versione economica, la Red Scarlet, che sta calamitando le speranze dei videomakers di mezzo mondo. Sensore da 2/3", frame rate variabile da 1 a 120 fps, registrazione su Compact Flash di un flusso video RAW a più di 100 Mb/s, uscite HDMI, HD-SDI e firewire 800, controllo in remoto wi-fi: la Red Scarlet ha le caratteristiche giuste per accendere gli entusiasmi, anche perché la progenitrice Red One, risolti i non pochi problemi iniziali, pare stia mantenendo le promesse. Calma però: la Red al momento non accetta le prenotazioni, per la Epic (a 5K di risoluzione!) e la Scarlet dovremo attendere il 2009.

Red Scarlet - Red Epic

sabato 29 marzo 2008

Sat Expo: autori della fotografia a confronto

veduta del Sat Expo 2008

Eccomi di ritorno dal Sat Expo, dove ieri si è tenuto un interessantissimo seminario dal titolo "La fotografia cinematografica e la fotografia digitale". Riporto qui alcuni appunti, che non hanno la pretesa di essere esaustivi, ma che spero possano essere buoni spunti di riflessione ed approfondimento per tutti i filmmakers.

Mancori, Perpignani, Benvenuti, Ferrari e Carosi

Dopo l'introduzione di Roberto Perpignani, presidente FIDAC, la parola è passata ai cinque autori della fotografia presenti.
Massimo Intoppa, rappresentante AIC, ha illustrato la situazione attuale del cinema italiano riportando alcuni dati riferiti al 2007: 50 progetti di fiction televisiva girati in 16mm contro solo 4 girati in digitale; 18% la percentuale dei film destinati al cinema girati in digitale.
Dopo queste cifre ha preso la parola Paolo Ferrari, che da 10 anni utilizza frequentemente formati digitali in campo cinematografico, chiarendo che occorre distinguere "tra digitale leggero, una vera rivoluzione, e digitale pesante", che cerca di imitare la pellicola. La preferenza di Ferrari è decisamente per il primo: per fare un esempio, "Cover Boy", nelle sale in questi giorni, lo ha girato in HDV nel 2005 con una Sony Z1, "che ha una qualità minima su cui occorre riflettere". "Questo tipo di cinema permette di essere strambamente più liberi. Questo è il punto che a me interessa, che ci sia una ricerca. L'unico modo in Italia per cui possiamo permetterci di portare avanti la ricerca è se entriamo a piene mani nel digitale, occorre cambiare la testa, essere più agili". Serpeggia tra gli operatori del settore il dubbio: un film girato con telecamere così economiche quale sbocco potrà avere sul mercato? Ferrari insiste: "Siamo già fuori mercato, perché far finta? Quindi possiamo permetterci di cercare una strada che ci porti in una direzione inattesa. Quando c'è ricerca c'è innovazione, c'è agilità, c'è crescita". Come risolvere il dramma disributivo monopolistico in cui ci troviamo? "Bisogna incentivare la distribuzione satellitare, in Europa l'istituzione di e-cinema è già una realtà".
La palla passa a Marco Carosi: "Il digitale leggero va a vantaggio dell'immediatezza, si riesce ad essere invisibili mentre si riprende". Carosi evidenzia il rischio di utilizzare il digitale fuori luogo. Emerge qui una certa diffidenza, condivisa tra gli autori della fotografia presenti, verso gli adattatori per ottiche cinematografiche tipo PS Technik: si rischia di appesantire un mezzo, quello digitale, che ha nell'agilità uno dei principali vantaggi, cercando di trasformare una videocamera in una cinepresa 35mm.
Davide Mancori, con gli occhi che si illuminano innamorati al solo pensiero dei colori restituiti dalla pellicola, è sincero nell'ammettere che secondo lui "l'HDV va bene per i documentari, mentre se si parla di cinema l'HD non mi ha ancora soddisfatto pienamente, per un fatto di gamma e di scala di grigi".
Interrompendo la catena di autori della fotografia, Roberto Perpignani, montatore, riprende la parola raccontando le sue prime impressioni: "Quando ho visto arrivare le prime immagini girate in digitale, mi sono chiesto se con esso poteva essere chiamato in causa un criterio diverso da quelli dell'oggettività e della verosimiglianza, come nel caso dell'interpretazione pittorica. A fronte di questa possibilità artistica, però, il mio timore era che l'abbassarsi dei costi portasse ad un fare cinema in modo approssimativo".
E' il turno di Roberto Benvenuti: "Il digitale ha aperto un mondo espressivo, ha dato la possibilità di arrivare a realizzare i nostri sogni, posto che li abbiamo. Non credo però che la sperimentazione e la ricerca debbano passare per forza dal digitale leggero, la sperimentazione non è un fatto tecnico, è un fatto espressivo. Io sono un fan dell'elettronica per quanto riguarda la postproduzione, ma non per la cattura, perché il digitale ha neri chiusi e bianchi altissimi, la pellicola ha una latitudine di posa maggiore e mi garantisce di più nel mio lavoro e questo si traduce in economia: la maggiore informazione che la pellicola riesce a salvare nelle alte e basse luci consente maggiori possibilità di intervento in postproduzione".
"Io uso i limiti del mezzo come vantaggi. Il digitale è già presente, non possiamo far finta", ribatte Paolo Ferrari, "non si tratta di discutere se un quadro è più bello di una foto, il punto è che esistono due immagini: una la chiamiamo digitale, l'altra è quella su pellicola".

domenica 3 febbraio 2008

Sony alla conquista del mercato HDV

In un momento in cui le aziende concorrenti sembrano voler tirare un po' il fiato e attendere le risposte del mercato, Sony sta sfornando una serie di nuovi modelli di videocamere HD di fascia prosumer e professionale entry level. Non tutti i nuovi prodotti, per la verità, presentano novità tecnologiche eclatanti, ma vanno nel complesso ad aumentare le possibilità di scelta da parte dei videomakers e delle emittenti televisive (e sorge spontanea la domanda: quando aumenterà l'offerta di canali in alta definizione?).


Ho già parlato di HVR-Z7E (a sinistra nella foto), camcorder HDV simile esteticamente alla PMW-EX1: 3 sensori ClearVid CMOS da 1/3", possibilità di registrazione su Compact Flash tramite adattatore, ottiche intercambiabili, registrazione 25p nativa (a differenza, ad es., della HVR-V1 che effettua una scansione progressiva, ma poi codifica le immagini come HDV 1080i), uscita HDMI, prezzo intorno ai 6000 euro. Per chi preferisce i camcorder spallari e magari necessita di maggiore autonomia di registrazione, Sony ha realizzato la HVR-S270E (al centro), che utilizza nastri di largo formato con possibilità di registrare fino a 276 min in formato HDV; 4 ingressi audio XLR, uscita HD-SDI e utilizzo di batterie da 12V sono le altre differenze rispetto alla HVR-Z7E, ad un prezzo leggermente più alto (di 100-200 euro). Decisamente più economica è invece la HVR-HD1000 (a destra), un camcorder spallare pensato per chi realizza video di cerimonie e convegni (la brochure Sony lo dichiara adatto a "users who are looking for mobility and professional appearance", quindi per chi necessita di una videocamera professionale nell'aspetto, anche se non troppo nella sostanza): un solo sensore CMOS da 1/3", ottica Zeiss non intercambiabile, ingresso audio mini-jack stereo, uscita HDMI, prezzo sui 2000 euro; è un camcorder fatto per un mercato di nicchia, per chi può spendere poco, ma ha bisogno di "vendersi" nel modo migliore possibile a clienti dall'occhio non troppo raffinato.
Con questi ultimi diventano ben 6 i modelli di camcorder professionali HDV nel listino dell'azienda giapponese. La concorrenza resterà a guardare?

mercoledì 23 gennaio 2008

Scopriamo qualcosa di più sulla PMW-EX1

Ho trovato questo video promozionale della Sony PMW-EX1, è una buona occasione per sapere qualcosa di più su questo camcorder di recente uscita e per vedere un po' di dettagli interessanti. Buona visione!









Qualche link utile sull'argomento:
Sony PMW-EX1
PMW-EX1 su YouTube
TuttoDigitale su PMW-EX1
TuttoDigitale su SxS
AFdigitale su PMW-EX1
La sintesi di Filenstyle
Opinioni e dubbi degli utenti sul forum di Videomakers

martedì 27 novembre 2007

Sony lancia l'HDV su Compact Flash

Sony lancia nuovi modelli della sua gamma HDV, proponendo un ottimo mix tra innovazione e sicurezza, almeno sulla carta. Fino a questo momento il mercato imponeva una scelta drastica: abbandonare il "vecchio" nastro a favore delle più innovative schede di memoria (P2, SxS, ecc.), eliminando i tempi morti dovuti all'acquisizione, ma con limitazioni per quanto riguarda il backup e lo storage del girato, oppure continuare a puntare sul nastro stesso, economico, facilmente reperibile e trasportabile. Per registrare su cassetta e contemporaneamente eliminare il tempo di acquisizione si poteva ricorrere alla registrazione su hard disk, divenuti sempre più affidabili e leggeri nel tempo, ma comunque ingombranti rispetto alle dimensioni ridotte dei camcorder HDV. La nuova gamma di Sony invece permette di registrare nei formati HDV/DVcam/DV sia su nastro sia su schede Compact Flash, tramite un'unità di registrazione molto compatta che si aggancia sul retro della videocamera. Una scheda da 8 GB può contenere 36 minuti di video in formato HDV, si possono utilizzare schede Compact Flash di varie marche, purchè abbiano una velocità minima di 133x.


Due i modelli proposti: la HVR-Z7E e la spallare HVR-S270E. La HVR-SZ7E assomiglia alla recente PMW-EX1, ma adotta sensori CMOS da 1/3" invece che da 1/2", offrendo in compenso un'ottica intercambiabile. Entrambi i camcorder possono registrare video HDV a 1080p. Dovrebbero essere disponibili dall'inizio del 2008.

giovedì 18 ottobre 2007

HD: è ora

Da quando sono uscite le prime videocamere HDV la domanda più ricorrente sui forum di video è la seguente: a cosa mi serve riprendere e montare in HD se poi per mandare in giro il prodotto devo riversare il tutto in standard definition? Tra le incertezze della lotta tra Blu-ray e HD-DVD, nella penuria di canali televisivi HD (tra l'altro tutti su satellite), internet sembra in grado di dare oggi la risposta adeguata. Mi è arrivata la segnalazione della nascita del canale HD della piattaforma di video sharing Vimeo: gli utenti possono caricare e vedere video a risoluzione 1280x720 sul monitor del proprio Pc. Ho guardato in modalità full screen questo video di prova e mi sembra che ci siamo, internet ha fatto un nuovo, significativo passo in avanti verso la convergenza dei media ed ha aperto una strada decisiva per l'alta definizione. Voi che ne dite?

mercoledì 14 marzo 2007

Smooth Slow Recording

Ho scoperto una interessante funzione della Sony HVR-V1 che era passata un po' sotto silenzio durante il lancio di questo recente modello HDV di Sony: lo "Smooth Slow Recording". Si tratta di una caratteristica ottenuta grazie ai sensori CMOS Clear Vid impiegati, che sono in grado di effettuare una scansione fino a 4 volte più veloce del normale, arrivando a 200 fields/sec. In questo modo è possibile ottenere rallenty decisamente migliori rispetto a quelli generabili in post produzione.

Sony HVR-V1

La HVR-V1 affianca quindi la Panasonic AG-HVX200 e la JVC GY-HD200 tra i camcorders professionali entry-level in grado di lavorare a frame-rate variabile.

Aggiornamento del 05/04/2007:
Sembra che la funzione di Smooth Slow Recording permetta sì di avere rallenty fluidi, ma a discapito della definizione dell'immagine; consiglio di leggere in proposito l'attenta recensione fatta da Enrico Magri a proposito della HDR-FX7, versione più economica della HVR-V1: "Ho provato ad es. riprendendo l'onda che si infrange su una scogliera. Bello poter vedere il lento movimento dell'acqua che impatta, si alza lentamente e ricade, nei suoi particolari, ma la qualità video è sensibilmente inferiore allo standard utilizzato, sia esso DV che HDV. Lo paragonerei alla differenza qualitativa che si prova in Tv vedendo le riprese moto/auto in pista, tra camera car e videocamera posta a bordo pista" (continua)

venerdì 23 febbraio 2007

HD: le ultime novità viste su YouTube

Segnalo alcuni video particolarmente interessanti trovati sul web ed in particolare due servizi realizzati dalla redazione di TuttoDigitale per la nuova web tv Tutto Digitale Television, riguardanti due modelli di telecamere HDV di cui abbiamo già discusso: la Sony HVR-V1 e la Canon XH-G1.

HVR-V1:


XH-G1:


A chi invece vuol sapere di più sulla JVC GY-HD100 consiglio di guardare su YouTube l'intervista a Miklosh Philips, direttore della fotografia, ed il servizio sul JVC HDTV Professional Workshop con i contributi di Lars Schwetje (cameraman freelance) e Rick Chavez (producer).

Da non perdere infine il video "Getting the most from your Panasonic HVX200", una presentazione completa e spiritosa della nota videocamera DVCPROHD.

giovedì 25 gennaio 2007

HD-DAY: 3° atto

E' iniziata oggi la tre-giorni romana dell'HD-DAY, organizzata da Adcom nei locali della D-Vision di Roma. Stamattina ho partecipato alla prima sessione, curioso di vedere all'opera gli ultimi modelli HDV usciti sul mercato: Canon XH-G1, Sony HVR-V1 e JVC GY-HD200.

HD-DAY Roma

La GY-HD200 rimane la mia preferita dal punto di vista dell'operatività: l'ottica risponde immediatamente, i comandi sono nei posti giusti (almeno per chi, come me, è abituato ad utilizzare camcorder professionali spallari), il viewfinder è decisamente migliorato rispetto a quello visto sui primissimi modelli dell'HD100; la funzione di registrazione a 50p o 60p è una caratteristica sicuramente interessante, ma non so quanti software di editing la supportino al momento (Final Cut, ad esempio, sembra non riconoscere ancora il 720 50P di JVC).
La Sony HVR-V1, la prima HDV (e finora l'unica) ad acquisire filmati 1080p, risulta molto definita, forse anche troppo, nel senso che anche col diaframma totalmente aperto sembra sempre tutto a fuoco, bisogna spingere molto il teleobiettivo per poter giocare con la profondità di campo.
La Canon XH-G1 ha un'ottica molto grandangolare, le ghiere di fuoco e diaframma rispondono meglio rispetto ai modelli Canon che avevo provato in precedenza, forse è anche un po' più luminosa rispetto alle concorrenti HDV. Come l'ammiraglia XL-H1, ha sensori a scansione interlacciata 1080i, ma offre la possibilità di registrare in modalità 25f: in pratica la videocamera deinterlaccia in real time le immagini, invece che delegare questo processo alla post-produzione (da verificare i risultati).
Tutti e tre i modelli integrano una utile funzione di peaking sul display, che consente di mettere a fuoco correttamente le immagini nonostante i limiti dei viewfinder LCD impiegati.

Ascoltando i discorsi dei partecipanti è evidente che prevale ancora la diffidenza a proposito del formato HDV: l'utilizzo del nastro da un lato è apprezzato (per motivi economici, pratici e di affidabilità), dall'altro si teme che questo porti ad una rapida scomparsa dello standard, a favore di sistemi più innovativi come P2, XDCAM-HD e memorie a stato solido basate su AVHCD (il nuovo promettente formato di compressione basato su mpeg4 ed utilizzato al momento su alcuni modelli consumer). In questo senso il DVCPRO-HD della AG-HVX200 di Panasonic sembra più orientato al futuro, anche se al momento i limiti di capacità delle schede P2 non sono certo trascurabili.

sabato 6 gennaio 2007

Novità in casa JVC

Come previsto, questo mese è in uscita sul mercato europeo la JVC GY-HD200. E' un camcorder destinato principalmente alla cinematografia low budget, ai videoclip, ai cortometraggi. Di aspetto molto simile alla GY-HD100, presenta un codec migliorato, la possibilità di realizzare rallenty fluidi registrando 50 o 60 frames progressivi per secondo (1280x720 pixels ciascuno), upconversion in tempo reale del segnale da 720p a 1080i sull'uscita component. Il prezzo è di circa 7400 euro (8000 per il modello HD201, con ingresso firewire abilitato). In pratica è una versione "light" della GY-HD251 uscita nell'ottobre scorso e pensata per l'utilizzo in studi televisivi in alta definizione. E' sicuramente un modello interessante (già la HD100 lo era, ma difettava proprio nei rallenty, problema risolto con la HD200), resta da verificare la compatibilità dei sistemi di montaggio con il nuovo codec a 720/50p. Inoltre, il lancio della Sony HVR-V1 nel dicembre scorso, capace di registrare a 1080p, fa temere un rapido declino del 720p adottato da JVC (anche se probabilmente non c'è paragone tra le ottiche adottate dai due camcorder). Insomma: sono tempi duri e confusi per chi deve acquistare, ma in fondo anche ricchi di gustose novità.

sabato 30 dicembre 2006

Una prospettiva no-budget

Navigando per il web ho scoperto un sito molto interessante per i filmmakers, quello della No-Budget Film School. Segnalo in particolare la pagina no-budget report, uno sguardo sul mondo delle produzioni cinematografiche indipendenti "raccontato dal punto di vista dei film no-budget"; sulla pagina di questo mese trovate un'interessante riepilogo sulle ultime novità tecnologiche di recente uscita sul mercato, direttamente dall'HD Expo di Los Angeles: Sony HVR-V1, Canon XH G1, ecc.

venerdì 1 dicembre 2006

Filmati hdv online

Un lettore, felice utilizzatore di un camcorder JVC GY-HD101E, mi ha segnalato alcuni filmati dimostrativi da lui realizzati con la sua videocamera. Sapendo che in molti sono desiderosi di vedere i risultati ottenibili con le nuove apparecchiature HDV, pubblico volentieri il link segnalatomi.

domenica 8 ottobre 2006

HDV: mercato d'autunno

Come preannunciato nei mesi precedenti, è uscita in questi giorni sul mercato italiano la JVC GY-HD251. E' un camcorder HDV con CCD da 1/3", con ottica intercambiabile e formato di registrazione 720P (ossia 1280x720 con scansione progressiva). Rispetto al modello precedente, la GY-HD100, offre la possibilità di registrare a 50 frames progressivi al secondo (invece che alla velocità standard di 25p), in modo da ottenere rallenty fluidi e precisi; dispone inoltre di connessioni adeguate all'utilizzo in studio (genlock, uscita HD SDI, TC IN e TC OUT).


GY-HD251

(fonte foto: ADCOM)

La possibilità della registrazione a 50p colma sicuramente una lacuna importante del modello precedente, purtroppo anche il prezzo sembra averne risentito in maniera consistente: su web ho trovato cifre superiori ai 10.000 euro (iva inclusa), che per una camera con sensori da 1/3" non sono pochi. Ad inizio 2007 dovrebbe uscire una versione sprovvista delle connessioni da studio (GY-HD200 sembra essere il nome), con conseguente riduzione del prezzo.

Intanto cominciano a circolare i prezzi dei due nuovi modelli Canon in prossima uscita: un po' più di 4.000 per la XH-A1 e circa 7.000 per la XH-G1. Vedremo se le prestazioni giustificheranno investimenti di questo livello per i videomakers.

A Dicembre 2006 dovrebbe invece uscire la HVR-V1E di Sony, annunciata come un nuovo grande passo in avanti per il mondo prosumer: i suoi sensori CMOS sono infatti in grado di acquisire video HDV in 1080/24p; anche il prezzo dovrebbe essere concorrenziale. Per maggiori informazioni leggete la recensione su CamcorderInfo o su Macitynet.

domenica 13 agosto 2006

Da HDV ad HDCAM

Navigando qua e là per la rete mi sono imbattuto in un interessante articolo su Studio Daily: Frederic Haubrich, presidente e co-fondatore di LumiereHD, spiega i vari passaggi utilizzati per la post-produzione del suo film Tomorrow is Today, girato in HDV e proiettato proprio oggi in HDCAM 1080p al Rhode Island International Film Festival.

Partendo da un girato HDV 1080-50i ottenuto con la Sony HVR-Z1, si è convertito tutto in DVCPRO HD 1080-50i, in modo da avere un segnale meno compresso e più facilmente trattabile con Final Cut. Dopo aver deinterlacciato le immagini (DVCPRO 1080-25p) si è passati al frame rate desiderato 24p, cosa che ha richiesto la risincronizzazione dell'audio. Solo alla fine della postproduzione è stato convertito tutto in formato Cinealta HDCAM 1080-24p. Haubrich spiega pazientemente i motivi di ogni scelta fatta, consiglio vivamente la lettura dell'articolo originale in inglese.

venerdì 4 agosto 2006

Promesse d'agosto

Come lo scorso anno, anche questi mesi estivi vedono i videomakers in attesa dei nuovi modelli HD promessi per l'autunno. Dopo la nuova GY-HD250 annunciata da JVC, è il turno di Canon: ad affiancare l'ammiraglia XL-H1, ecco due nuovi modelli prosumer (XH A1, XH G1), destinati a sostituire la gloriosa XM2 nella transizione verso l'alta definizione.

Canon XH G1

Dotati entrambi di 3 CCD da 1,67 megapixel (gli stessi dell'XL H1) in grado di acquisire video in alta risoluzione 1080i, i due modelli si differenziano dal punto di vista della connettività: la XH G1 infatti è dotata di terminale di uscita HD-SDI, ingresso Gen lock ed ingresso/uscita Time code, in modo da poter essere utilizzata anche in uno studio televisivo. Interessante è la ghiera di controllo dell'iris, che sostituisce la classica (e scomoda) rotellina normalmente utilizzata sulle videocamere di fascia prosumer. Dovrebbero essere disponibili da novembre 2006.
Non contenta, Canon ha annunciato per settembre anche un modello consumer in alta definizione, la HV10, che segue la strada dei sensori CMOS già intrapresa da Sony un anno fa. Difficile immaginare un utilizzo "cinematografico" anche low budget per un modello così compatto, ma la HV10 segna un ulteriore passo in avanti verso l'affermazione del formato HDV sul mercato.

fonti su Canon HDV:
Canon su XH A1 e XH G1
Tom's Hardware Italia su XH A1 e XH G1
DVinfo su XH A1 e XH G1
Canon su HV10
Immagini della Canon HV10 su Camcorderinfo