giovedì 15 settembre 2005

HDV: la prima volta di Canon

Nello stesso mese in cui i videomakers attendono l'uscita dell'ultimo gioiello tecnologico di Panasonic (AG-HVX200), Canon annuncia l'uscita del suo primo camcorder HDV. L'evento era atteso da tempo, dato che l'ultima videocamera Canon di fascia prosumer, la XL2, aveva come target proprio quella categoria di applicazioni a cui si rivolge il formato HDV: documentari, cortometraggi, videoclip, lungometraggi low budget... tutto quello che, insomma, è stato fin qui il regno della pellicola 16mm.

Canon HDV

Dalle prime foto pubblicate del prototipo, la parentela con la XL2 e con la precedente e gloriosa XL1 è evidente. Due sono gli elementi che fanno e faranno discutere sui forum: il prezzo innanzitutto, decisamente elevato (si parla di 10.000-12.000 $), e la preferenza accordata alla scansione interlacciata (1080i) a discapito del progressivo atteso dai filmakers.

Partiamo dal prezzo: le dirette concorrenti marcate Sony e JVC si aggirano sui 5000-6000 euro, mentre la Panasonic AG-HVX200 dovrebbe costare sui 12.000 euro (fonte: Tuttodigitale di Ottobre); il prezzo elevato di quest'ultima, però, è parzialmente giustificato dall'utilizzo delle schede di memoria P2 (e del formato DVCPRO HD, molto meno compresso dell'HDV), al momento molto costose, ma destinate a calare rapidamente di prezzo. Attendiamo di conoscere le features del nuovo camcorder, visto che il solo utilizzo di ottiche intercambiabili (caratteristica offerta anche dalla GY-HD100 di JVC) non sembra sufficiente a giustificare le cifre che abbiamo trovato sul web.

Il tipo di scansione, infine: è lotta aperta tra sostenitori dell'interlacciato (Canon e Sony) e difensori del progressivo (JVC e Panasonic). Non si tratta tanto di stabilire quale sia il formato migliore in assoluto, quanto quello più adatto alle diverse applicazioni: il 1080i è sicuramente preferibile per riprese televisive di eventi sportivi, laddove una scansione progressiva dell'immagine darebbe un effetto stroboscopico nel caso di movimenti troppo rapidi; il 720p (o, meglio ancora, il 1080p, finora presente solo sui modelli destinati al mercato USA) è invece il prediletto dagli autori di corti e videoclip, in quanto offre risultati più simili alla pellicola (e risolve molti problemi di zigzag sulle linee rette oblique).
Naturalmente è possibile interpolare le immagini e passare da un video interlacciato ad uno progressivo e viceversa, ma si tratta comunque di un'elaborazione dai risultati non sempre ottimali, a seconda dei processi utilizzati.

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