domenica 3 luglio 2005

GFF: corti e registi

Come promesso, ieri ho fatto un salto al cinema America di Genova per respirare un po' di aria di festival. Il tempo che avevo a disposizione era poco, quindi sono riuscito a vedere solo tre cortometraggi, tutti e tre girati in pellicola: "Chora" (poetico), "Mio fratello Yang" (interessante il tema, ma mi ha dato un po' la sensazione di incompiutezza) e "Naufraghi" (divertente).
Dopo i corti sono andato a Palazzo Doria-Spinola per un incontro con il regista Pasquale Pozzessere e gli attori protagonisti del suo ultimo film ("La porta delle 7 stelle") Stefano Dionisi e Sabrina Colle. Quest'ultima mi ha colpito particolarmente per il realismo della sua posizione nei confronti della situazione attuale del cinema italiano: non si può pensarla sempre in chiave politica, se ci sono pochi soldi vuol dire che dobbiamo impegnarci a lavorare meglio ed essere più professionali, perché c'è una maggiore selezione. E di serietà hanno dato prova Pozzessere e Dionisi, raccontando tutto il lavoro di preparazione che sta dietro un film.

Sabrina Colle e Stefano Dionisi

Per quel che riguarda l'uso del digitale nel cinema, Pozzerese si è rivelato un po' "freddino", anche se ha detto di aver visto grandi progressi negli ultimi anni per quel che riguarda la resa delle immagini digitali.

1 commento:

Marco ha detto...

Aiuto! ho visto "La porta delle 7 stelle" al cinema ed è stato una delusione, dopo aver assistito alla discussione con gli artisti speravo in qualcosa di più. Recitazione e dialoghi lasciano a desiderare, troppe "frasi storiche" che rendono poco credibile il tutto, cosicché lo spettatore non viene coinvolto emotivamente dalla storia. Forse la stanchezza con cui ho assistito alla proiezione ha influito sul mio giudizio, ma il film proprio non ha aiutato ad accendere la mia attenzione. Peccato, spero in prove migliori da parte di Pozzessere e del cast in futuro.