venerdì 30 marzo 2007

2013: sorpasso digitale

Riporto una notizia che in questi giorni è rimbalzata su varie testate giornalistiche del settore e che rinvigorisce le speranze di quanti stanno investendo sulle tecnologie digitali per il cinema:
"La diffusione nelle sale di tutto il mondo del cinema digitale, che lo scorso anno ha registrato un'impennata imprevista, sta procedendo a un ritmo tale da far prevedere entro sei anni, nel 2013, il sorpasso dei proiettori digitali su quelli a pellicola 35 millimetri. La previsione, elaborata in base a modelli matematici, è stata annunciata da Media Salles, progetto che opera nell'ambito del Programma Media dell'Ue col sostegno del governo italiano, per promuovere la distribuzione nei cinema di prodotti audiovisivi europei. Quella alle porte è una rivoluzione 'che nasce come squisitamente tecnologica, ma che è destinata ad avere effetti soprattutto dal punto di vista commerciale sul business dell'esercizio cinematografico, trasformandolo in qualcosa di diverso da come oggi lo conosciamo', rileva uno studio curato da Marco Del Mancino, esperto di marketing, per Media Salles." (fonte: Reuters)

mercoledì 14 marzo 2007

Smooth Slow Recording

Ho scoperto una interessante funzione della Sony HVR-V1 che era passata un po' sotto silenzio durante il lancio di questo recente modello HDV di Sony: lo "Smooth Slow Recording". Si tratta di una caratteristica ottenuta grazie ai sensori CMOS Clear Vid impiegati, che sono in grado di effettuare una scansione fino a 4 volte più veloce del normale, arrivando a 200 fields/sec. In questo modo è possibile ottenere rallenty decisamente migliori rispetto a quelli generabili in post produzione.

Sony HVR-V1

La HVR-V1 affianca quindi la Panasonic AG-HVX200 e la JVC GY-HD200 tra i camcorders professionali entry-level in grado di lavorare a frame-rate variabile.

Aggiornamento del 05/04/2007:
Sembra che la funzione di Smooth Slow Recording permetta sì di avere rallenty fluidi, ma a discapito della definizione dell'immagine; consiglio di leggere in proposito l'attenta recensione fatta da Enrico Magri a proposito della HDR-FX7, versione più economica della HVR-V1: "Ho provato ad es. riprendendo l'onda che si infrange su una scogliera. Bello poter vedere il lento movimento dell'acqua che impatta, si alza lentamente e ricade, nei suoi particolari, ma la qualità video è sensibilmente inferiore allo standard utilizzato, sia esso DV che HDV. Lo paragonerei alla differenza qualitativa che si prova in Tv vedendo le riprese moto/auto in pista, tra camera car e videocamera posta a bordo pista" (continua)

martedì 13 marzo 2007

L'ultima parola è dei pavoni

Consentitemi un piccolo fuori-tema, per una volta scrivo di teatro e non di cinema. Ieri sera sono stato a vedere "L'ultima parola è dei pavoni" e mi ha colpito tantissimo: per la forza ed il coraggio che ha, per la bravura degli attori, per come riesce a ribaltarti nelle tue certezze addormentate. Per chi si trova a Roma questa settimana (c'è tempo fino a domenica 18 Marzo) consiglio vivamente di passare al Teatro Sala Uno a vederlo.

Tamara Bartolini - A.


Testo e regia di Maria Francesca Destefanis, con Alessandro Averone, Tamara Bartolini, Solimano Pontarollo, Alessandro Minati, Enea Tomei
Qui trovate tutte le informazioni sullo spettacolo.

domenica 11 marzo 2007

N[ever]land: percorsi al digitale

Dal 16 al 18 marzo 2007, la Casa del Cinema di Roma ospiterà n[ever]land – percorsi al digitale, quinta edizione della manifestazione - ideata e diretta da Enzo Aronica e promossa dall’Associazione Trio Alma Mahler con il sostegno dell’IMAIE Istituto per la Tutela degli Artisti Interpreti Esecutori - che esplora le applicazioni della tecnologia digitale nei mestieri dell’arte e della comunicazione. Un’iniziativa nel segno della contaminazione e della sperimentazione che, nel confrontarsi sulle attuali tendenze italiane ed internazionali, si interroga sugli sviluppi futuri (e sulle contraddizioni) di una tecnologia dalle infinite potenziali elaborazioni.


Il consueto spazio degli Schermi digitali sarà dedicato quest’anno alla proiezione di una serie di titoli girati in HD, accompagnata dall’incontro degli autori con il pubblico: "La radice del male" di Silvana Zancolò – uno dei primissimi esempi di produzione nata all’interno di una società di post-produzione, la UBIK Visual Effects -, "The Silver Rope" di Fabio Resinaro e Fabio Guaglione, "Dark Resurrection" di Angelo Licata – microsaga realizzata con una produzione interamente self-made ispirata al mondo di Guerre Stellari - e "Billo, Il Grand Dakhaar", il film di Laura Muscardin vincitore del Premio della Critica all’ultimo Festival di Villerupt realizzato grazie all’innovativo sistema produttivo messo in piedi da Marco Bonini e Jacques Lipkau Goyard con "The Coproducers", lo stesso con cui Eros Puglielli ha prodotto il suo AD project.

Come di consueto, la partecipazione a tutti gli appuntamenti di n[ever]land è ad ingresso rigorosamente gratuito.

mercoledì 7 marzo 2007

Creatività e nuove tecnologie

Si stanno moltiplicando le iniziative tese a sperimentare le potenzialità creative dei videofonini di nuova generazione; videoamatori e registi professionisti sono stati più volte chiamati a confrontarsi con i nuovi mezzi digitali. Play The Lab, laboratorio creativo nato dalla partnership tra Nokia Nseries e Mikado Film, ha organizzato lo scorso gennaio una serie di workshops sul tema "La sperimentazione dei linguaggi creativi grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie". Sul sito di Play the Lab è possibile leggere gli abstract degli interventi dei relatori. Pur condividendo solo alcune delle idee esposte, ne riporto alcuni stralci come utili spunti di riflessione: sono le problematiche con cui dovremo confrontarci nei prossimi anni (mesi?) nel campo della produzione e distribuzione multimediale.


"L’estetica cinematografica prodotta attraverso un telefonino porta a compimento un processo di implosione della struttura generalista. In altri termini siamo di fronte a fenomeni che partono dal basso che escono dalle grammatiche e dalle sintassi alfabetiche per privilegiare il momento della performance, dell'evento piuttosto che quello della progettualità e della scrittura.(...) Si può ritenere, anzi auspicare come provvisoria la netta tendenza che questi videomakers-mms ancora dimostrano nel rimodellare e rimediare forme elaborate da altri processi creativi tradizionali (come appunto quello cinematografico) invece di assumere la natura di eventi comunicativi che si producono in piattaforme espressive nuove, interattive: prosumer versus prosumer" (Alberto Abruzzese)

"Partendo dalla possibilità di registrare l’unicità, la profondità e la spontaneità dell’esperienza quotidiana, questi nuovi dispositivi consentono di trasformare - attraverso la dotazione di software per il montaggio e la postproduzione - l’esperienza esistenziale in esperienza estetica: i giacimenti di autenticità antropologica in autenticità artistica." (Nello Barile)

"L’elemento più interessante è la connessione wireless, il terminale della comunicazione non è più un luogo statico ma diventa la monade dinamica del singolo, ganglo neuronale interconnesso con la collettività. Dal volto allo schermo e dallo schermo al mondo. (...) Nell’industria del cinema, nel mondo della musica, nell’arte del teatro, il wireless crea una condizione di onnipresenza, tutto è presente a tutto, una rivoluzione spettacolare, eccezionale, dell’umanità." (Derrick de Kerckhove)

Decisamente più critico Vincenzo Marra, uno degli autori professionisti che hanno accettato la sfida del nuovo mezzo: "Questa nuova tecnologia che ho utilizzato, me ne fa domandare l’uso. Per avere centomila creativi? La storia delle arti ci dice che chiunque può prendere la tavolozza e i colori ma i geni sono pochissimi. (...) Se qualcuno vuole sprecare il suo tempo sulla fermata dell’autobus a guardare un film sul telefonino, e riprenderne la visione il giorno dopo e dopo 48 ore aver finito di vedere il film, non lo condivido ma non lo considero uno scandalo. (...) Personalmente però, il film visto sul telefonino è una stortura terribile, non ha senso. Perchè te lo sei visto? Cosa ti ha dato? Solo per dire che lo hai visto, solo per passare il tempo? Pensa, è più utile!"

Sul sito del laboratorio è possibile vedere anche alcuni cortometraggi realizzati con i videofonini, presentati all'edizione 2006 del Festival di Locarno.