venerdì 17 settembre 2010

AG-AF101: sfilata a Bologna

Panasonic Italia e Adcom hanno organizzato una giornata di presentazione della nuova AG-AF101 in cui è stato possibile anche vedere una versione quasi definitiva del camcorder, previsto in uscita per il prossimo dicembre.



Il nuovo modello si pone dichiaratamente come l'antagonista delle fotocamere HDSLR che ci hanno deliziato (e talvolta crucciato) negli ultimi 2 anni. A grandi linee il passo sembrava quasi scontato: metti sensore ed ottiche fotografiche su un corpo da videocamera, magari con connessioni audio e video adeguate, timecode, monitor LCD inclinabile, ed il gioco è fatto. In realtà lo stesso sensore MOS utilizzato è stato ripensato appositamente per le immagini in movimento, cercando di minimizzare i difetti principali riscontrati sulle HDSLR: effetto Moiré (interferenza nelle aree troppo dettagliate) e rolling shutter (linee che diventano oblique nelle panoramiche veloci, ad esempio). L'impiego poi di schede SD, SDHC e SDXC con file system diverso dal FAT32 consente inoltre di superare il limite dei 12 minuti presente sulle HDSLR, dando finalmente la possibilità di registrare diverse ore consecutive, a seconda della capacità della scheda (attualmente 32 e 64 GB, ma in teoria le SDXC possono arrivare ai 2TB). Il codec scelto è l'AVCHD (fino a 24 Mb/s) per motivi di economicità, ma è sempre possibile registrare ad una qualità superiore (magari con campionamento 4:2:2) utilizzando l'uscita HD-SDI. Il frame rate variabile (per ottenere slow motion fluidissimi) è finalmente disponibile anche a definizione piena 1080p (finora le videocamere lo consentivano solo in modalità "hd-ready" 720p).
La presenza di uno stabilizzatore o di uno zoom motorizzato, naturalmente, dipende dall'ottica che si sceglie di utilizzare e non dalla videocamera.
A quanti avrebbero preferito un sensore full frame, Panasonic risponde dicendo che il sistema Micro Quattro Terzi è quello che garantisce la compatibilità con quasi tutti gli obiettivi manuali esistenti (Nikon F, Canon EOS, Leica, ecc...) tramite semplici adattatori meccanici. Resta il problema che il fattore di crop di 2 (un'ottica 50mm è equivalente ad un 100mm sul formato 35mm) può essere penalizzante soprattutto sui grandangoli. La profondità di campo che si ottiene è tutto sommato simile a quella delle Canon con sensore APS-C, come la 7D e la 550D, molto interessante se paragonata alle immagini piatte ottenute con sensori da 1/3", ma ovviamente meno "esagerata" di quella ottenibile con il full frame della 5D MKII.
Insomma, si può sperare che le case concorrenti sfornino qualcosa di ancor meglio nei prossimi mesi, ma resta il fatto che il passo segnato da Panasonic è uno di quelli importanti e la AG-AF101 soddisferà sicuramente le esigenze di molti filmakers, documentaristi in testa (forse la categoria fin qui più penalizzata dai limiti delle HDSLR).

1 commento:

enrico ha detto...

Ciao Marco!
come al solito Panasonic vs Sony. Pana è coerentemente partita da un modello pro, sony ha ricominciato dal basso (handycam).
Come codec non mi convincono entrambe l'HD in ambito pro ha di sicuro miglior declinazioni.
I video in rete della VG-10 non mi incoraggiano. Continuo a non vedere lo stesso stile cinema che nelle videoreflex mi aveva entusiasmato. Non capisco se per via del sensore, dei limitati controlli sul modello o semplicemente dalle ottiche in bundle. Qualsiasi video HDSLR dava una pasta d'immagine e una poca DOF. La VG10 - salvo in mano di sapienti filmakers - offre riprese troppo simili a quelle dei più comuni camcorders consumer.
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