venerdì 26 agosto 2011

3D: esaurito il suo compito principale?

Riporto stralci di una nota diffusa da Giuseppe Corrado, presidente del circuito The Space, che motiva così la decisione di distribuire nelle proprie sale solo la versione 2D di 'Kung Fu Panda 2':

"Per ‘Kung Fu Panda 2’ in 3D Universal voleva imporci il prezzo fisso di 10 euro per ogni entrata (oltre ai 2 euro che facciamo pagare a parte per gli occhiali che il cliente può riutilizzare per tutte le successive visioni 3D).(...) Il 3D ha esaurito nel corso del 2010 il suo compito principale e cioè di accelerare la digitalizzazione delle sale da parte degli esercenti. Oggi il 3D non rappresenta più un vero valore aggiunto del film e la differenza reale di qualità e suggestione della versione 3D dei film non è più sufficiente allo spettatore per riconoscere un premium di prezzo troppo elevato. Le ricerche ci confermano che il 3D rappresenta un modo diverso di usufruire della visione del film non un modo migliore. Pertanto oltre al costo dell'occhiale non si può pretendere dallo spettatore un prezzo di box office troppo elevato. The Space Cinema non vuole disattendere i propri spettatori e non accetterà mai sul proprio circuito una condizione di prezzo di box office imposta dalla casa distributrice del film. Il prezzo al pubblico è una liberalità dell'esercente e non può essere imposto da chi distribuisce i film".

1 commento:

Anonimo ha detto...

Concordo riguardo l'imposizione del prezzo di ingresso, ma da appassionato, non credo affatto che la visione stereoscopica 3D non rappresenti più un valore aggiunto ai film. Certo, molti film sono stati convertiti proprio per cavalcare l'onda (vedasi il nuovo successo del Re Leone nelle sale americane, che porterà la Disney a ripetere certamente l'operazione con altri grandi classici), e non tutte le pellicole sono state di alta qualità (sempre dal punto di vista S3D). Tutt'altro credo sia solo l'inizio e che l'S3D abbia giovato non poco alla crisi stessa delle sale cinematografiche: oltretutto, quante hanno messo nella loro programmazione concerti di lirica S3D, partite di calcio S3D, ecc? Dimostrando che le sale cinematografiche stesse possono ora offrire anche intrattenimento alternativo.
Il Dott. Corrado certamente difende una politica economica direi condivisibile: nessun prezzo dovrebbe essere imposto. Ma sono convinto che il successo di tante pellicole S3D, dimostri che sia stata aperta una nuova strada tecnologica, un nuovo mezzo di comunicazione, il futuro della visione stessa. Altro che esaurito il suo compito principale...
Certo, poi c'è a chi l'S3D piace e a chi no, ma questa è un'altra storia.

Giuseppe Zagaria
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