Fino ad oggi abbiamo visto come il web stia diventando un'ottima vetrina per i filmakers, che possono raggiungere un ampio pubblico rendendo visibili in streaming le proprie opere. In realtà internet può essere uno strumento utilissimo non solo per la distribuzione, ma anche per la produzione stessa dei film. Avete presente che cos'è il software
open source?
E' quel software di cui è stato reso pubblico il codice sorgente, per cui chiunque abbia conoscenze di programmazione può modificare il software stesso ed eventualmente migliorarlo. Un sistema operativo come Linux è stato creato in questo modo. Ebbene, il concetto di open source può essere applicato anche alla produzione di filmati: condividendo sotto licenze di tipo Creative Commons le proprie opere, si consente agli altri utenti della rete di utilizzarle per originare nuove creazioni artistiche. Se da un lato questo approccio può dar luogo a molti timori da parte degli autori e facilitare la proliferazione incontrollata di “mostri”, dall'altro rappresenta sicuramente un'opportunità da studiare a fondo. Proprio dal mondo dei blogs è partita da qualche mese un'operazione del genere, denominata The Weblog Project, che si prefigge la produzione di un lungometraggio realizzato dai bloggers sui bloggers: ognuno di essi, in qualsiasi parte del mondo si trovi, può mettere a disposizione degli altri materiale video (interviste, ecc...) che potrà essere utilizzato per la produzione del lungometraggio finale (ri-editabile in infinite versioni differenti dai bloggers). Staremo a vedere quali saranno i risultati ottenuti.
L'idea di distribuire la propria opera filmica in modalità open source è stata adottata anche dai ragazzi dell'associazione culturale Kentu, che nel 2000 con vero spirito da pionieri hanno realizzato il cortometraggio Hydra, rendendendolo poi disponibile su web in modalità P2P (peer to peer). Grazie ad eMule è possibile scaricare il filmato in una versione di qualità sufficiente (410 MB per 22 minuti) per poter eventualmente riutilizzare lo stesso per la creazione di nuove opere. Kentu mette a disposizione sul proprio sito diverso materiale a corredo, come immagini del backstage, sceneggiatura ed istruzioni per la realizzazione artigianale di un carrello cinematografico. Sicuramente l'idea è innovativa e simpatica, ed il corto realizzato è suggestivo e di buona fattura (tenendo conto dei mezzi tecnici utilizzati: telecamera Hi-8 ed un Pentium II per gli effetti speciali). Uno dei vantaggi del tipo di diffusione adottato (P2P) è che diversi utenti del web hanno a loro volta messo a disposizione Hydra sui propri siti, magari comprimendolo in modi differenti, e creando così una vera rete di distribuzione.
Il blog Extreme Short Movies, ad esempio, funziona come una sorta di "ripetitore" che offre visibilità ai cortometraggi tramite condivisione P2P su eMule.
1 commento:
ottime informazioni, ben redatte. Complimenti il tuo omonimo...hehe ciao
Marco
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